Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto: la storia spiegata attraverso i film

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I film sono uno strumento potente per affrontare temi complessi e delicati con gli studenti, specialmente quando si tratta di argomenti storici come la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto.  Attraverso le immagini e le storie, il cinema aiuta a trasmettere le informazioni in modo empatico e coinvolgente, rendendo più comprensibili vicende difficili da immaginare.

La storia spiegata attraverso tre film

Per le scuole secondarie, un metodo efficace per raccontare la Seconda Guerra Mondiale è utilizzare i film, seguendo un arco temporale preciso, che include l’inizio del conflitto, il suo svolgimento e le conseguenze nel dopoguerra. Per questo motivo oggi abbiamo deciso di consigliarti tre film per parlare del più grande e sanguinoso conflitto armato della storia.

L’invasione della Polonia: La signora dello Zoo di Varsavia

Tratto da una storia vera, il film La signora dello zoo di Varsavia racconta la vicenda di Antonina Erdman e Jan Żabiński, direttori dello zoo di Varsavia, che salvarono centinaia di ebrei nascondendoli nelle strutture dello zoo all’inizio e durante l’occupazione nazista in Polonia.

Basato sul libro “Gli ebrei dello zoo di Varsavia” di Diane Ackerman, a sua volta basato sui diari di Antonina, il film si apre incorniciando la vita quotidiana dei coniugi Żabiński all’interno dello zoo nella Varsavia del 1939, prima dell’invasione dei nazisti.

Attraverso scene di vita familiare e momenti sereni, la narrazione prepara lo spettatore a cogliere l’impatto devastante e drammatico dell’occupazione nazista. Una frase simbolica, pronunciata da Antonina, “Oggi siamo stati a Nalewki, fanno lavorare gli ebrei come bestie da soma,” mette in evidenza la crescente brutalità delle politiche naziste.

Quando lo zoo viene distrutto dai bombardamenti tedeschi, Antonina e Jan propongono ai nazisti di trasformarlo in un allevamento di maiali, suggerendo di nutrire gli animali con gli scarti provenienti dal ghetto. Questa proposta consente a Jan di avere libero accesso al ghetto di Varsavia, permettendogli di nascondere gli ebrei sotto gli scarti alimentari durante il trasporto.

Antonina Edman e Jan Żabiński riuscirono a salvare circa 300 ebrei durante l’occupazione nazista mettendo a rischio le proprie vite e quella del loro bambino.

Questo film è una risorsa preziosa per affrontare l’inizio della guerra, mettendo in evidenza i primi segnali della persecuzione, l’impatto immediato e devastante delle politiche naziste sulla vita quotidiana delle persone comuni e il coraggio delle persone che hanno rischiato tutto per salvare delle vite.

I campi di concentramento: Il bambino con il pigiama a righe

Ambientato nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, Il bambino con il pigiama a righe racconta l’orrore di un campo di concentramento nazista attraverso gli occhi di due bambini di otto anni: Bruno, figlio del comandante tedesco del campo, e Shmuel, un ebreo prigioniero nel lager.

Costretto a trasferirsi ad Auschwitz a causa della promozione del padre, Bruno inizia a esplorare i dintorni e fa amicizia con Shmuel nonostante la recinzione che li separa. Questa relazione innocente e sincera in realtà mette in evidenza la differenza sociale dei due.

Tuttavia, il film presenta alcune inesattezze storiche. La maggior parte dei bambini che arrivavano ad Aushwitz venivano uccisi nelle camere a gas, ad eccezione di quelli selezionati per la forza lavoro o da Josef Mengele per esperimenti medici. Dei 230.000 minori deportati ad Aushwitz alla liberazione del campo solo 700 vennero ritrovati ancora in vita.

Nonostante queste discrepanze, è un film che evidenzia la disumanità dei campi di concentramento attraverso lo sguardo ingenuo e inconsapevole di due bambini, offrendo un ritratto potente e toccante delle atrocità della Shoah durante il periodo centrale della guerra.

La liberazione: Quel giorno tu sarai

La storia dell’Olocausto non si è conclusa con la liberazione dei campi di concentramento, le atrocità subite sono rimaste impresse nella memoria e nella vita dei sopravvissuti lasciando cicatrici indelebili.  

Quel giorno tu sarai esplora il trauma intergenerazionale causato dalla Shoah, seguendo le vicende e le vite di tre generazioni di una famiglia ebrea che cerca di ricostruire una vita normale dopo il conflitto. Ambientato nel dopoguerra, il film riflette sull’eredità emotiva dell’Olocausto e sul difficile percorso di ricostruzione di una vita normale per chi ha vissuto l’orrore dei campi.

Il film tratta con delicatezza e sensibilità il tema del trauma intergenerazionale, portando lo spettatore a riflettere sull’importanza del non dimenticare e sul peso della memoria. È un’opera che mostra come il passato influenzi il presente e come sia possibile trovare una strada per la guarigione.

Conclusione

Utilizzare i film per raccontare la Seconda Guerra Mondiale consente di avvicinare gli studenti a eventi storici complessi, offrendo spunti di riflessione emotivi e didattici. Attraverso storie potenti come quelle de La signora dello Zoo di Varsavia, Il bambino con il pigiama a righe e Quel giorno tu sarai, possiamo trasmettere il valore della memoria ma anche l’importanza di imparare dal passato per creare un futuro migliore.

Cinemainclasse supporta i docenti nella visione e nella scelta dei film da proiettare in classe, offrendo una serie di risorse per arricchire l’esperienza degli alunni come materiali didattici, analisi approfondite, esercizi pratici e percorsi tematici.